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False promesse, multe a Colussi, Danone e Galbusera
Gio 29 Nov 2012, 20:44
Roma - Yogurt con più calcio, biscotti e cracker meno grassi e “più leggeri”, slogan pubblicitari con promesse salutiste che «confondono il consumatore», fuorviandolo da acquisti consapevoli tra i banconi del supermercato: così la pensa l’Antitrust, che ha “bacchettato” alcuni giganti dell’industria alimentare come Danone, Colussi e Galbusera per pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette, elevando sanzioni per un totale di 340mila euro, accolte positivamente dal mondo delle associazioni dei consumatori, con il Codacons che ha sottolineato ieri che in efffetti tali messaggi «confondono il consumatore, modificandone le scelte d’acquisto».
Nel mirino del Garante, c’è per esempio lo yogurt Danaos prodotto dalla Danone, che indurrebbe all’acquisto i consumatori particolarmente preoccupati della carenza di calcio nella propria dieta alimentare, promettendo di coprire il 50% del fabbisogno quotidiano di calcio, anche se - fa notare l’Antitrust - tale fabbisogno varia notevolmente in base alle fasce di età. Così, per pratica commerciale scorretta, il garante della Concorrenza ha deciso di comminare al colosso alimentare una sanzione da 180mila euro. La pubblicità del prodotto, si legge nell’ultimo bollettino dell’Autorità,«è in grado di falsare le scelte economiche di una fascia di consumatori sensibili alle tematiche salutistiche, particolarmente attente alle opportunità di risolvere con un alimento la carenza di calcio paventata».
Questa la prima replica della Danone: «Prendiamo atto, pure non condividendola, della decisione dell’Antitrust, contro la quale ricorreremo»; poi la difesa a spada tratta dello yogurt, prodotto di punta, «innovativo, frutto della ricerca scientifica di Danone che ha riscontrato grande apprezzamento presso il pubblico per il suo contributo a integrare la carenza di calcio nell’alimentazione quotidiana».
Altrettanto ingannevoli sarebbero le informazioni nutrizionali indicate per alcuni prodotti (come cracker e biscotti) dalla Galbusera, multata con 60mila euro: secondo l’Antitrust, verrebbe assicurata un’inferiore percentuale di grassi, senza però indicare alcun termine di confronto. Stesso discorso per un tipo di biscotti reclamizzati come “più leggeri”: le relative campagne promozionali darebbero «l’idea che i prodotti reclamizzati abbiano, quanto a contenuto in grassi, una portata nutrizionale inferiore a quella effettiva», dunque «ingannando il consumatore».
Infine, sanzione da 100mila euro alla Colussi anche in questo caso per avere diffuso messaggi pubblicitari di tipo comparativo mancanti di raffronto e privi delle tabelle analitiche, prodotti che espongono diciture come “meno grassi” e “meno grassi saturi”, denominazione di specifiche linee di prodotti «in grado di confondere il consumatore e quindi di falsarne in misura apprezzabile il comportamento economico».
Fonte: secoloXIX.it
Nel mirino del Garante, c’è per esempio lo yogurt Danaos prodotto dalla Danone, che indurrebbe all’acquisto i consumatori particolarmente preoccupati della carenza di calcio nella propria dieta alimentare, promettendo di coprire il 50% del fabbisogno quotidiano di calcio, anche se - fa notare l’Antitrust - tale fabbisogno varia notevolmente in base alle fasce di età. Così, per pratica commerciale scorretta, il garante della Concorrenza ha deciso di comminare al colosso alimentare una sanzione da 180mila euro. La pubblicità del prodotto, si legge nell’ultimo bollettino dell’Autorità,«è in grado di falsare le scelte economiche di una fascia di consumatori sensibili alle tematiche salutistiche, particolarmente attente alle opportunità di risolvere con un alimento la carenza di calcio paventata».
Questa la prima replica della Danone: «Prendiamo atto, pure non condividendola, della decisione dell’Antitrust, contro la quale ricorreremo»; poi la difesa a spada tratta dello yogurt, prodotto di punta, «innovativo, frutto della ricerca scientifica di Danone che ha riscontrato grande apprezzamento presso il pubblico per il suo contributo a integrare la carenza di calcio nell’alimentazione quotidiana».
Altrettanto ingannevoli sarebbero le informazioni nutrizionali indicate per alcuni prodotti (come cracker e biscotti) dalla Galbusera, multata con 60mila euro: secondo l’Antitrust, verrebbe assicurata un’inferiore percentuale di grassi, senza però indicare alcun termine di confronto. Stesso discorso per un tipo di biscotti reclamizzati come “più leggeri”: le relative campagne promozionali darebbero «l’idea che i prodotti reclamizzati abbiano, quanto a contenuto in grassi, una portata nutrizionale inferiore a quella effettiva», dunque «ingannando il consumatore».
Infine, sanzione da 100mila euro alla Colussi anche in questo caso per avere diffuso messaggi pubblicitari di tipo comparativo mancanti di raffronto e privi delle tabelle analitiche, prodotti che espongono diciture come “meno grassi” e “meno grassi saturi”, denominazione di specifiche linee di prodotti «in grado di confondere il consumatore e quindi di falsarne in misura apprezzabile il comportamento economico».
Fonte: secoloXIX.it
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