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Celiachia nei bambini
Gio 15 Mar 2012, 21:10
La celiachia è una malattia digestiva di origine genetica che colpisce circa l’1% della popolazione italiana, adulti e bambini compresi.
La celiachia non può essere prevenuta ma alcune ricerche ipotizzano che il modo e il tempo di introdurre il glutine nell’alimentazione del neonato possono incidere sullo sviluppo della celiachia. In particolare, l’European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition raccomanda di introdurre il glutine, per la prima volta, tra i 4 e i 7 mesi di età.
Il rischio di sviluppare celiachia sarebbe infatti ridotto, di circa la metà, se la prima introduzione del glutine durante il divezzamento avviene quando il bambino è ancora allattato al seno (fonte: Ministero della Salute).
La celiachia è una malattia autoimmunitaria: se non è diagnosticata tempestivamente e trattata in modo adeguato, la celiachia può avere conseguenze importanti, anche irreversibili.
Le manifestazioni più evidenti della malattia vanno dalla diarrea al vomito, dall’anoressia all’ irritabilità all’arresto della crescita o al calo ponderale.
Accertare la celiachia è possibile solo tramite alcuni esami di laboratorio e, soprattutto, attraverso la documentazione di “anomalie della mucosa enterica”.
Avere la celiachia per un bambino significa: non poter mangiare alcun alimento che contenga o sia entrato in contatto con il glutine, perché una sua assunzione causa una risposta immunitaria molto violenta a livello intestinale, per la incapacità dell’intestino di digerirla.
Avere la celiachia significa dover seguire una dieta priva di glutine, ovvero: eliminare tutti gli alimenti derivati da grano, orzo e potenzialmente altri cereali, quindi quasi tutti gli alimenti confezionati, dalle merendine alle torte, la pasta e il pane, la pizza.
La carne, le verdure, il riso e il mais invece non contengono glutine e quindi possono entrare tranquillamente nella dieta del celiaco. Attenzione però, il glutine può essere ‘nascosto’ nei cibi, e perfino in alcuni farmaci, come additivo, conservante o aroma.
Esistono poi sul mercato diversi prodotti sostitutivi, che portano la specifica dicitura gluten free, che permettono al bambino affetto da celiachia di seguire comunque una dieta bilanciata.
Grazie anche alla presenza sul territorio di alcune associazioni di celiaci che promuovono la tutela del celiaco e l’informazione sulla malattia, la situazione negli ultimi anni è notevolmente migliorata.
fonte: donnamoderna
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