Lettini abbronzanti? No, grazie!
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Lettini abbronzanti? No, grazie!
Mar 08 Giu 2010, 11:20
I lettini solari sono cancerogeni
di Neva Ganzerla // lunedì, 07 giugno 2010
Le lampade abbronzanti aumentano del 75 per cento il rischio di tumore alla pelle
Credits: Fotolia
E ancora.....
Lettini abbronzanti come una droga Tanoressia, se la tintarella non basta mai
di Adele Sarno
E' una vera e propria malattia che colpisce un terzo dei giovani che ricorre all'abbronzatura artificiale. Una dipendenza come droga e alcol. Non solo, sembra che gli appassionati delle lampade siano anche più inclini a soffrire di ansia. Gli effetti della tanoressia in uno studio americano
Non è come sdraiarsi su un lettino in riva al mare, ma per alcuni ha lo stesso effetto. Gli appassionati di lampade abbronzanti sanno che quei 15-20 minuti possono diventare una passione a cui non si può rinunciare. Tanto che, secondo una ricerca pubblicata su Archives of Dermatology, un terzo dei giovani che si dedica al trattamento rischia di sviluppare una dipendenza, pari a quella che genera la droga e l’alcol. Non solo, sembra che gli appassionati di lettini abbronzanti siano anche più inclini a soffrire di ansia.
“Non è la prima volta che la ricerca scientifica analizza il rapporto tra lettini e dipendenza” spiega la professoressa Marcella Ribuffo, dirigente medico dermatologico dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma. “Tanto che oggi si parla di tanoressia, una vera e propria compulsione ad esporsi esageratamente ai raggi solari. Il comportamento è pari a quello che l’anoressico ha nei confronti del cibo. Questo infatti non si vede mai abbastanza magro, e allo stesso modo il tanoressico ritiene di non essere mai sufficientemente abbronzato, suggestione che può portare il soggetto ad una forma di dipendenza dall'abbronzatura”. Si stima che questa dipendenza, continua l’esperta, colpisca soprattutto i giovani che, insicuri del proprio aspetto, pensano di sentirsi più forti del proprio aspetto se superabbronzati.
Questa volta a indagare il rapporto tra abbronzatura indoor e dipendenza è un’equipe del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York che ha monitorato 421 studenti di college, 229 dei quali ricorrevano con regolarità ai lettini, con una media di due volte al mese. Tra questi, circa il 30-39% è risultato 'dipendente' dalla tintarella. In altre parole, non riusciva più a vedersi senza un po' di colore addosso, e provava senso di colpa ogni volta che si sottoponeva a una seduta abbronzante, e avrebbe voluto ridurre l'uso. “I risultati – si legge nello studio – sono da prendere in considerazione anche per provare a ridurre il rischio di cancro della pelle. Bisognerebbe affrontare la dipendenza da ‘lampade’ come quella di droghe e altro, riducendo così i rischi che derivano dal rapporto tra l’abitudine all’abbronzatura e la dipendenza”.
Un obiettivo importante se si considera che i lettini solari fanno male proprio ai più giovani. Prima dei 35 anni infatti, stando a uno studio condotto dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e pubblicata sull'International Journal of Cancer, l'esposizione alle lampade abbronzanti aumenta del 75% il rischio di sviluppare un melanoma, il tumore maligno della pelle. Basti pensare che solo in Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, si aggira attorno a 7.000 casi l’anno.
“Se l'esposizione è elevata, ad esempio a causa dell'eccessiva durata dei trattamenti, sulla pelle e sugli occhi non protetti si possono manifestare quali l'arrossamento della pelle (eritema) e l'infiammazione della cornea e della congiuntiva. Oggi osserviamo giovani che hanno la pelle di sessantenni – conclude la Ribuffo – perché accumulano ustioni in età giovane”. Ma il conto si paga sempre entro 10-15 anni.
Fonte La Repubblica
C'è anche chi va in piscina la prima volta nella stagione e si spalma di olio abbronzante per abbronzarsi più in fretta , per poi ritrovarsi.. fritto...boh, io queste cose non le capisco.
Non sono un fanatica del "sole no", non vado alla ricerca spasmodica di creme idratanti con protezione solare anche in inverno, ma se vado in spiaggia o porto la mia popa in bici sotto il sole una bella protezione la metto (possibilmente fisica e non chimica)....Direi che il giusto sta sempre nel mezzo, che ne dite?
di Neva Ganzerla // lunedì, 07 giugno 2010
Le lampade abbronzanti aumentano del 75 per cento il rischio di tumore alla pelle
Credits: Fotolia
Si sa che per ricevere dal sole tutti i benefici dei suoi raggi, senza mettere in pericolo la pelle, è fondamentale proteggersi in modo adeguato.
Meno noto è che i lettini solari sono molto più pericolosi di quanto si immagini. Tanto che l'AIOM lancia un appello e chiede addirittura che i lettini abbronzanti vengano considerati cancerogeni quanto il fumo di sigaretta.
Le lampade UV sono dannose perché sintetizzano in pochi minuti intere giornate di sole, colpendo la pelle con radiazioni molto concentrate.
Un recente studio dimostra che l'uso del lettino solare, anche sporadico, aumenta del 75 per cento il rischio di sviluppare un melanoma prima dei 30 anni di età.
Le statistiche danno un quadro spaventoso dell'aumento dei casi di melanoma negli ultimi due decenni. "Ogni anno nel mondo" afferma Carmelo Iacono, presidente dell'AIOM, "Si ammalano di tumori della pelle 132.000 persone (il 10 per cento in più di 50 anni fa) e l'età media è drasticamente scesa: se negli anni '80 il melanoma colpiva per lo più 50-60enni, oggi si vedono troppi casi di ragazzi già malati a 25-30 anni".
La smania dell'abbronzatura a tutti i costi ha fatto sì che l'incidenza di questo tumore sia cresciuta a un ritmo superiore a tutti gli altri (a eccezione del tumore femminile al polmone a causa dell'aumento del numero delle fumatrici).
Gli oncologi chiedono alle istituzioni un intervento risolutivo per educare le nuove generazioni e per regolamentare il settore, del tutto privo di linee guida univoche.
Una per tutte: vietare l'utilizzo dei lettini ai minorenni senza il consenso dei genitori.
(fontr: www.donnamoderna.it )
E ancora.....
Lettini abbronzanti come una droga Tanoressia, se la tintarella non basta mai
di Adele Sarno
E' una vera e propria malattia che colpisce un terzo dei giovani che ricorre all'abbronzatura artificiale. Una dipendenza come droga e alcol. Non solo, sembra che gli appassionati delle lampade siano anche più inclini a soffrire di ansia. Gli effetti della tanoressia in uno studio americano
Non è come sdraiarsi su un lettino in riva al mare, ma per alcuni ha lo stesso effetto. Gli appassionati di lampade abbronzanti sanno che quei 15-20 minuti possono diventare una passione a cui non si può rinunciare. Tanto che, secondo una ricerca pubblicata su Archives of Dermatology, un terzo dei giovani che si dedica al trattamento rischia di sviluppare una dipendenza, pari a quella che genera la droga e l’alcol. Non solo, sembra che gli appassionati di lettini abbronzanti siano anche più inclini a soffrire di ansia.
“Non è la prima volta che la ricerca scientifica analizza il rapporto tra lettini e dipendenza” spiega la professoressa Marcella Ribuffo, dirigente medico dermatologico dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma. “Tanto che oggi si parla di tanoressia, una vera e propria compulsione ad esporsi esageratamente ai raggi solari. Il comportamento è pari a quello che l’anoressico ha nei confronti del cibo. Questo infatti non si vede mai abbastanza magro, e allo stesso modo il tanoressico ritiene di non essere mai sufficientemente abbronzato, suggestione che può portare il soggetto ad una forma di dipendenza dall'abbronzatura”. Si stima che questa dipendenza, continua l’esperta, colpisca soprattutto i giovani che, insicuri del proprio aspetto, pensano di sentirsi più forti del proprio aspetto se superabbronzati.
Questa volta a indagare il rapporto tra abbronzatura indoor e dipendenza è un’equipe del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York che ha monitorato 421 studenti di college, 229 dei quali ricorrevano con regolarità ai lettini, con una media di due volte al mese. Tra questi, circa il 30-39% è risultato 'dipendente' dalla tintarella. In altre parole, non riusciva più a vedersi senza un po' di colore addosso, e provava senso di colpa ogni volta che si sottoponeva a una seduta abbronzante, e avrebbe voluto ridurre l'uso. “I risultati – si legge nello studio – sono da prendere in considerazione anche per provare a ridurre il rischio di cancro della pelle. Bisognerebbe affrontare la dipendenza da ‘lampade’ come quella di droghe e altro, riducendo così i rischi che derivano dal rapporto tra l’abitudine all’abbronzatura e la dipendenza”.
Un obiettivo importante se si considera che i lettini solari fanno male proprio ai più giovani. Prima dei 35 anni infatti, stando a uno studio condotto dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e pubblicata sull'International Journal of Cancer, l'esposizione alle lampade abbronzanti aumenta del 75% il rischio di sviluppare un melanoma, il tumore maligno della pelle. Basti pensare che solo in Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, si aggira attorno a 7.000 casi l’anno.
“Se l'esposizione è elevata, ad esempio a causa dell'eccessiva durata dei trattamenti, sulla pelle e sugli occhi non protetti si possono manifestare quali l'arrossamento della pelle (eritema) e l'infiammazione della cornea e della congiuntiva. Oggi osserviamo giovani che hanno la pelle di sessantenni – conclude la Ribuffo – perché accumulano ustioni in età giovane”. Ma il conto si paga sempre entro 10-15 anni.
Fonte La Repubblica
C'è anche chi va in piscina la prima volta nella stagione e si spalma di olio abbronzante per abbronzarsi più in fretta , per poi ritrovarsi.. fritto...boh, io queste cose non le capisco.
Non sono un fanatica del "sole no", non vado alla ricerca spasmodica di creme idratanti con protezione solare anche in inverno, ma se vado in spiaggia o porto la mia popa in bici sotto il sole una bella protezione la metto (possibilmente fisica e non chimica)....Direi che il giusto sta sempre nel mezzo, che ne dite?
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Re: Lettini abbronzanti? No, grazie!
Mar 08 Giu 2010, 14:14
Si concordo con te, non bisogna mai eccedere nè da un lato nè dall'altro. Conosco persone che fanno lampade tutte le settimane tutto l'anno...lo trovo davvero assurdo!
Una volta andai dal dermatologo per una visita sui nei che ho e mi raccontò in che modo esponenziale stanno crescendo i melanomi, sia per le lampade sia per le esposizioni selvagge al sole. E mi diceva che fa proprio parte della nostra cultura, che c'è questa smania di apparire abbronzato perchè fa sembrare più in salute...mentre se vediamo in giro una persona pallida gli chiediamo subito se è stato malato! Niente di più sbagliato...il fatto di associare una persona abbronzata ad uno stato di salute ottimo...tante persone invece sono dei melanomi che camminano!!! E' proprio sbagliata quest'impostazione di fondo...in altri paesi invece non è così...
Una volta andai dal dermatologo per una visita sui nei che ho e mi raccontò in che modo esponenziale stanno crescendo i melanomi, sia per le lampade sia per le esposizioni selvagge al sole. E mi diceva che fa proprio parte della nostra cultura, che c'è questa smania di apparire abbronzato perchè fa sembrare più in salute...mentre se vediamo in giro una persona pallida gli chiediamo subito se è stato malato! Niente di più sbagliato...il fatto di associare una persona abbronzata ad uno stato di salute ottimo...tante persone invece sono dei melanomi che camminano!!! E' proprio sbagliata quest'impostazione di fondo...in altri paesi invece non è così...
- bibiNuvolina
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Re: Lettini abbronzanti? No, grazie!
Lun 14 Giu 2010, 20:05
sono d'accordo con voi..
io odio la lampade proprio perchè sta diventando una mania..
pensate che pur vivendo in una località balneare mi espongo pochissimo al sole (perchè non ho tempo) e tutti mi dicono "ma come fai a vederti così bianca?"
e ogni volta mi verrebbe da dire "ma tu lo sai cos'è un melanoma?"
La cosa grave è che sta diventando un fenomeno di discriminazione tanto è ovvio che d'estate le persone devono essere scure..
io odio la lampade proprio perchè sta diventando una mania..
pensate che pur vivendo in una località balneare mi espongo pochissimo al sole (perchè non ho tempo) e tutti mi dicono "ma come fai a vederti così bianca?"
e ogni volta mi verrebbe da dire "ma tu lo sai cos'è un melanoma?"
La cosa grave è che sta diventando un fenomeno di discriminazione tanto è ovvio che d'estate le persone devono essere scure..
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